Il dolore intrascapolare: come affrontare questo problema?
Il dolore intrascapolare è solitamente causato dalla contrattura che si sviluppa nella zona alta del dorso.
Causato il più delle volte da posture scorrette che assumiamo durante la giornata lavorativa e talvolta da patologie del rachide dorsale.
MA COS’E’ “IL COLTELLO NELLA SCHIENA”?
Spesso viene descritto proprio così.
“Un coltello nella schiena”, dolore sordo e continuo che riesce anche a bloccare il respiro quando si fa più acuto.
In realtà questa problematica è una vera e propria dorsalgia che provoca fastidi notevoli in varie zone del corpo collegate al tratto in questione.
Reticente a molti approcci terapeutici, richiede un’analisi posturale come punto di partenza, dopo aver escluso, con il medico, patologie più insidiose della colonna vertebrale.
Di solito, ad un primo esame della postura ci troviamo davanti persone che hanno le spalle chiuse in avanti, con un conseguente stato di accorciamento dei muscoli pettorali e una rigidità diffusa nella zona infrascapolare.
Il tratto dorsale risulta rigido, con scarsa elasticità muscolare e articolazioni vertebrali con poca capacità di movimento.
Il tratto cervicale, di conseguenza si estende in maniera eccessiva, per permettere allo sguardo di rimanere orizzontale, creando, tuttavia , una compressione sul collo.
Se proviamo a tastare i muscoli che si trovano in questa zona, percepiremo rigidità e dolenzia al tatto, ma anche la presenza di zone più “gonfie” che in realtà rappresentano le contratture dei muscoli.
Spesso come conseguenza si sviluppa mal di testa, formicolii agli arti superiori e affaticamento muscolare.
Possiamo suddividere la dorsalgia in:
Acuta: il dolore dura meno di 30 giorni ed è possibile correlarlo ad una causa specifica.
Cronico: il dolore dura da almeno tre – sei mesi
LE CAUSE PRINCIPALI
Solitamente i motivi, come abbiamo detto, sono di carattere posturale, errori che creano piccole alterazioni a carico di muscoli, dischi intervertebrali, legamenti, etc. ma che protratti nel tempo possono influenzare negativamente la nostra schiena.
Raramente le cause sono di ordine viscerale, coinvolgendo organi interni come i polmoni, lo stomaco e il cuore.
Le posture scorrette sono spesso legate a lavori che obbligano a posizioni non idonee per molte ore ( autisti, sarti, dentisti, lavoratori davanti al computer, etc ).
Il periodo appena passato, ha obbligato allo “smart working“,che se da alcuni punti di vista è stato salvifico, ha costretto le persone a lavorare in postazioni non esattamente ergonomiche.
Le sedie che si trovano negli appartamenti di ognuno di noi, raramente hanno caratteristiche che ci permettono di mantenere la schiena in posizioni corrette.
Come conseguenza, abbiamo assunto posture che ci hanno permesso di lavorare le ore necessarie pagando tuttavia un prezzo salato in termini di salute della colonna.
E ORA CHE FARE?
Vi sarete accorti che quando manteniamo a lungo una posizione non idonea il nostro corpo reagisce in maniera spontanea e cerca di rimettere le cose a posto.
Quando ci alziamo, dopo molto tempo passato seduti, ci stiriamo andando indietro con la schiena, quando il collo è dolente e rigido, lo massaggiamo e portiamo il capo indietro, quando le spalle sono rigide, le solleviamo per poi farle ricadere.
Il nostro corpo sa esattamente cosa fare per risolvere un problema posturale, ed è anche molto paziente visto come lo trattiamo.
Tutte queste azioni i sono la nostra salvezza ed imparare ad organizzarle ed anticipare, anche di poco, la tensione ci permetterebbe di arrivare a fine giornata con meno tensioni e maggiore energia.
Impariamo, anche con questo piccolo video come aiutare la nostra schiena a rimanere più sana e libera.
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