CAMMINATA E MAL DI SCHIENA
L’appoggio plantare al suolo può causare indirettamente problemi alla schiena, le relazioni tra la camminata ed il mal di schiena sono molto strette.
Alcune patologie vertebrali derivano infatti da sintomatologie ascendenti ( quindi dal basso verso l’alto) e si devono affrontare risolvendo proprio l’origine del disturbo.
Due parole sul piede
Il piede è uno strumento molto interessante.
Da quando abbiamo circa 12 mesi ci permette di raggiungere la postura eretta e di muoverci liberamente nello spazio.
Proprio questa esplorazione intorno a noi sviluppa la capacità cognitiva e sociale dell’essere umano, ci permette di scoprire il mondo e di incontrare l’altro.
Dal punto di vista biomeccanico, il piede appoggia sopratutto su 4 punti:
- 1 osso del metatarso e le sue ossa sesamoidi
- 3 e 4 osso del metatarso
- calcagno
La distribuzione del carico è del 57% sull’avampiede e del 43% del calcagno.
L’appoggio del piede al suolo è condizionato oltre che dalla meccanica e dalla sua anatomia, anche dal sistema propriocettivo.
Grazie a quest’ultimo vengono trasmesse le informazioni al sistema nervoso centrale e poi rimandate alla periferia, ottenendo il miglior equilibrio possibile.
Questo perfetto meccanismo di ricerca continua di equilibrio, regala alla schiena la stabilità necessaria alla sua salute.
Queste poche informazioni ci rendono l’idea della complessità e del meraviglia del “sistema piede”, e ci suggeriscono come dovremmo prendercene cura.
Quali sono le cause
Proprio per la sua complessità e l’usura alla quale sono sottoposti, i piedi possono andare incontro, nel corso degli anni, a patologie o disturbi apparentemente semplici ma insidiosi.
Quante volte, una callosità mal gestita, ci ha obbligato ad un appoggio anomalo.
Nell’immediato, il problema risulta banale, ma protratto ne tempo darà origine a disturbi anche seri a carico, prima di tutto del ginocchio, e successivamente dell’anca e della schiena.
Alcune anomalie dell’appoggio plantare sono più strutturate come il piattismo, il valgismo, etc.
Solitamente in questi casi i due piedi hanno differenze e asimmetrie che comporteranno uno squilibrio nelle aree superiori del corpo, ad esempio disallineando il bacino e la colonna vertebrale in conseguenza.
In alcuni casi sono rigidità di tipo muscolare a carico della fascia dei muscoli ischiocrurali e dei polpacci a creare una deambulazione rigida e poco elastica.
Ovviamente i traumi possono causare modificazioni del passo che se non riequilibrate incideranno pesantemente sulla salute della schiena.
Cosa fare
Alcuni piccoli esercizi ci aiutano a prenderci cura della salute dei piedi e delle caviglie, ritrovando mobilità e stabilità.
- camminare su terreni di varia tipologia ( sabbia, erba, in acqua. etc), tutto quello che rappresenta una varietà di stimoli è stimolante.
- indossare scarpe comode ma che contengano bene il piede, le scarpe slacciate o troppo larghe sono apparentemente gradevoli ma non stabilizzano a sufficienza.
- automassaggiare il piede a fine giornata, anche usando oli essenziali.
- mobilizzare con dolcezza le caviglie e i metatarsi
- migliorare il tono muscolare degli arti inferiori per avere una camminata più sicura
Trovate anche alcuni piccoli esercizi nel video qua sopra.
Abbiamo davvero molte possibilità di mantenere in salute i nostri piedi, e sopratutto possiamo fare in modo che la schiena rimanga in salute.
Le nostre che siano di leggero svago o impegnativi trekking montani hanno bisogno di un corpo che lavora in sinergia, ogni organo in collaborazione con l’altro per avere il miglior risultato possibile.
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